25 novembre: oltre il simbolo, gesti di rinascita
Viviamo la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne come un momento per riscoprire il valore rivoluzionario di un gesto
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Assumersi l’impegno, come brand dedicato alle donne, di parlare di una giornata così importante come il 25 novembre è, al tempo stesso, fondamentale e complesso. Il nostro desiderio è sempre stato quello di essere al vostro fianco, e anche quest’anno ci siamo chieste come poter essere davvero di supporto ad ognuna di voi, che siate o meno in un contesto difficile. Questa riflessione ci ha portate a una consapevolezza che vogliamo condividere: un gesto non è mai solo un gesto; è un atto rivoluzionario, capace di fare la differenza anche quando sembra impossibile.
Con la campagna Walk Towards Your Future, abbiamo iniziato a condividere con voi una riflessione sull’importanza del fare il primo passo, e sulle condizioni che lo consentono, si trattava di un invito simbolico ma potente, quel camminare verso il futuro era un invito a vivere un gesto condiviso dando un messaggio chiaro: la violenza si combatte iniziando a muoversi, a chiedere aiuto.

Ed è proprio questo il punto su cui vogliamo riflettere insieme quest’anno, in occasione di un nuovo 25 novembre: chiedere aiuto non è una sconfitta, non significa essere deboli. È, al contrario, il primo passo verso la libertà, verso la possibilità di tornare a essere se stesse, di vivere l’amore che si merita, non quello che ferisce. E soprattutto, chiedere aiuto è un atto concreto, un passo verso un futuro reale, diverso, nuovo e corrispondente a ciò che davvero desideriamo. Ma come fare?
Gli strumenti a disposizione delle donne in Italia, pur essendo ancora, sempre, da implementare, sono essenziali e se sostenuti dallo sguardo attento delle altre donne, degli uomini consapevoli e dell’intera comunità, possono diventare una rete di protezione fondamentale. Proviamo dunque a scoprire concretamente cosa possiamo fare in caso di bisogno:
NUMERI E SERVIZI UTILI
- 1522 – Numero Antiviolenza e Stalking
Gratuito, attivo 24/7, anonimo. Offre ascolto, supporto psicologico, indicazioni sui centri antiviolenza più vicini. - 112 / 113 – Emergenze immediate
Da contattare quando c’è un pericolo concreto o una minaccia imminente. - Centri Antiviolenza (CEDAV, D.i.Re e rete nazionale)
Forniscono ascolto, consulenza legale, protezione, alloggi sicuri. Molti offrono anche supporto ai figli. - Pronto Soccorso
Anche senza denuncia: le strutture possono attivare percorsi rosa per vittime di violenza.
GESTI CONCRETI ANTI-VIOLENZA CHE LE DONNE POSSONO COMPIERE
- Segnalare il bisogno di aiuto con il segnale della mano, diffuso a livello internazionale: palmo rivolto in avanti, pollice piegato verso il palmo, poi dita che si chiudono sul pollice.
- Preparare in anticipo un “piano di fuga”, dove possibile: documenti, pochi vestiti, numeri utili di emergenza.
- Parlare con una persona di fiducia, anche solo per iniziare a condividere la situazione.
- Raccolta di prove, quando possibile in sicurezza: foto, messaggi, registrazioni, referti medici.
- Accedere ai servizi online del 1522, anche via chat se non si può parlare ad alta voce.
Se questi sono i gesti concreti, le strategie da mettere in atto per uscire da una condizione di violenza, è altrettanto necessario rivoluzionare il nostro sguardo e identificare il problema non come una situazione distante da noi, ma come una realtà che ci riguarda da vicino. La violenza non riguarda “altre donne”: riguarda tutte. Perché ogni donna abbia la possibilità di vivere la propria vita in modo libero, dobbiamo scoprirci comunità, camminare insieme, dialogare, confrontarci, ascoltare e mettere a disposizione anche il nostro tempo.


La campagna Walk Towards Your Future ci ha ricordato che la rinascita comincia da un passo. Oggi, quel passo è un gesto reale: una telefonata, una parola detta alla persona giusta. E quel passo, se fatto insieme, può diventare un cammino verso un futuro libero dalla violenza, dove ogni donna possa essere davvero se stessa e amare senza paura.

